21 agosto 2009. L’Astro narrante: viaggio intorno alla Luna

L'astro narrante. Viaggio intorno alla Luna

L'astro narrante. Viaggio intorno alla Luna

La Luna, da sempre oggetto della fantasia, dei sogni e delle credenze degli uomini di ogni tempo – dagli Egizi, ai Maya, ai Celti, ai Greci. Nella regolarità del suo crescere e del suo calare l’Uomo ha cercato di trovare influssi, significati e segni del divino. La Luna, musa ispiratrice e luogo dell’immaginazione di poeti e scrittori, musicisti e pittori. La Luna, alter ego del nostro pianeta e simbolo di contraddizione: la mutevolezza che si intreccia con la fedeltà, l’amore che si unisce con l’indifferenza, il buio che diventa luce, la razionalità sconfitta dal mistero. La Luna, presente nel nostro frasario quotidiano e nei proverbi popolari (essere in luna di miele, avere la luna storta, abbaiare alla luna, vedere la luna nel pozzo, chiedere la luna). La Luna, immagine del femminile e della sua fecondità. Un mosaico di suggestioni si raccoglie da sempre intorno alla visione del nostro satellite naturale, eco di un dialogo privilegiato che ha attraversato le epoche e ha resistito nel tempo, anche di fronte alla nuda evidenza della “conquista” da parte della scienza. Molti di noi ricordano la notte del 21 Luglio 1969 e le immagini dei primi astronauti che camminarono sul suolo lunare compiendo quel “piccolo passo per un uomo” che Neil Armstrong definì allo stesso tempo “un grande balzo per l’umanità”.

A partire dalla coincidenza tra il 40° anniversario dello sbarco e i 400 anni dalle prime osservazioni della Luna ad opera di Galileo è nato un viaggio tra letteratura, musica, immagini, movimenti coreografici che traccia solo uno dei percorsi possibili, giacché vastissima è la produzione artistica di ogni tempo dedicata alla Luna ed è stato necessario, quindi, operare esclusioni, a volte anche sofferte: ma questo – credo – lungi dall’essere una menomazione, diviene, invece, stimolo per ciascuno a cercare una traiettoria personale, il tragitto più congeniale.

Se con lo sbarco la Luna ha perso il suo alone di mistero (Eugenio Montale scrisse che nessun poeta moderno si sarebbe rivolto alla Luna col famoso interrogativo “che fai tu luna in ciel, dimmi che fai?”) essa non ha rinunciato alla sua forte vocazione poetica. L’incantesimo è rimasto inalterato. Come scrisse Giuseppe Ungaretti all’indomani dell’evento: “Ogni uomo ha desiderato da sempre conquistare la Luna. Basta rileggere le pagine più antiche di ogni cultura per trovare questo richiamo perenne. Oggi è stato raggiunto l’irraggiungibile, ma la fantasia non si fermerà. La fantasia ha sempre preceduto la storia come una splendente avanguardia e continuerà a precederla. Gli uomini continueranno a vedere la Luna così come appare dalla Terra ed essa rimarrà per i poeti, ma anche per l’uomo qualunque, la stessa Luna”. Ed è a quella fantasia, alla capacità dell’Uomo di guardare oltre il limitato orizzonte della propria esistenza che ci siamo affidati – con successo – per il nostro “viaggio intorno alla Luna”.

Ornella Fulco

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