4 agosto 2010. “Sono nata il 21 a Primavera. Alda Merini: le ragioni di una poesia”

Non è facile parlare di Alda Merini,  cogliere la sua multiforme essenza, tentare di definire, cioè di circoscrivere con le parole, quello che è stato il magma ribollente di un’esistenza appassionata, di una vita in poesia. E’ stata una donna a cui è toccato in sorte il destino della poesia, un destino mai da lei tradito. Non è stata una letterata, Alda Merini, ma certo uno dei più veri poeti del Novecento. Pochi sono stati così profondamente poeti nel senso di una naturale necessità a trasformare in parole ogni esperienza, quasi ogni emissione di fiato. La scrittura poetica della Merini è fatta dalla sua vita, e viceversa. Impossibile porre barriere tra ciò che nella sua scrittura è vero e ciò che non lo è, separare la vita vissuta da quella sognata. Alda Merini è stata una voce che lucidamente si è lasciata abitare dall’ignoto, che ha proceduto dalle oscurità piuttosto che dalle troppe sapienze della mente, che ha saputo trascorrere tra dolori e deliri senza cedere al compiacimento.

Tags: , , ,

This entry was posted on mercoledì, Agosto 4th, 2010 at 22:59 and is filed under LETTERATURA E TEATRO, TERRAZZA D'AUTORE. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. Both comments and pings are currently closed.

 

Comments are closed.