27 luglio 2013. Ornella Fulco racconta “Il ballo”

E’ stato il romanzo breve “Il ballo”, di Iréne Nèmirovsky, il protagonista del terzo appuntamento di “Terrazza d’Autore” 2013, ancora una volta ospitato alla Pineta comunale di Valderice. A raccontare la storia di un delicato rapporto madre-figlia è stata Ornella Fulco, giornalista e curatrice di eventi culturali, tra cui la stessa “Terrazza d’Autore”.
Un discorso – quello di Nemirovsky – che va oltre gli stereotipi sull’istinto materno, spesso sommerso dal dolore e privo di tutti quei sentimenti che, invece, dovrebbero alimentare questa relazione: amore, comprensione, sostegno, tenerezza. “Il ballo” è, però, anche un romanzo sui pregiudizi, sul perbenismo, sui rapporti umani in una società ipocrita che misura il valore delle persone dallo sfarzo delle loro feste, dai gioielli con i quali si adornano e dalle chiacchiere dei loro servi. Ma è anche un libro che parla di desideri, sogni e speranze, mettendone bene in risalto il prezzo e impreziosendo il finale con un ritorno a una finta umanità che si dimostra, anche in quel caso, figlia di uno spietato opportunismo.
Un racconto fortemente autobiografico, scritto in modo diretto ed essenziale, perfetto per scoprire quest’autrice ucraina – ma francese d’adozione – accusata a suo tempo di essere un’ebrea che odia se stessa. Quest’odio avrebbe dovuto, forse, salvarle la vita, invece l’ha uccisa, perché il mondo, come quello da lei descritto nella sua opera, è costellato dalle ingiustizie e dall’ignoranza.

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