Posts Tagged ‘Di.ART’

19 ottobre 2013. Vernissage di “Derive – Difficili approdi”

“Derive – difficili approdi” a cura di Giorgia Romano e Nino Portoghese. In mostra le opere di quattordici artisti provenienti da vari Paesi: Selim Abdullah, Azelio Corni, Carmela Corsitto, Markus Daum, Paolo Fichera, Emily Joe, Matthias Loebermann, Salvatore Lovaglio, Francesco Marelli, Antonio Pecchini, Alfredo Romano, Federico Simonelli, Jano Sicura, Annibale Vanetti.
“La deriva è una cifra della modernità. In questi giorni è sotto gli occhi di tutti come troppo spesso le acque del mediterraneo diventano la tomba delle speranze di tanti uomini e donne e, nella deriva dei loro corpi senza vita, vediamo uno specchio macabro del nostro egoismo”, commenta il direttore del Museo Diart/San Rocco monsignor Liborio Palmeri. “In tale contesto – prosegue – acquistano ancor più valore che in passato gli ideali di pace, amicizia, solidarietà e accoglienza, a cui l’arte ha il compito di dare voce. A meno che anch’essa non cada nella tentazione del facile approdo del denaro, del successo, della visibilità ad ogni costo”.
La mostra, inserita in un più ampio progetto culturale inteso a stimolare la cooperazione e il dialogo interculturale tra i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, ha riscosso notevole successo di critica e di pubblico nell’allestimento realizzato al Monastero del Ritiro di Siracusa dal 15 settembre al 6 ottobre scorso.
Il progetto espositivo itinerante, organizzato dall’Associazione “L’arco e la fonte” di Siracusa con la collaborazione del Museo Di-Art San Rocco di Trapani è promosso dal Rotary Club Siracusa Monti Climiti, con la partecipazione dei Club services di Trapani, Siracusa Ortigia, Augusta, Pozzallo-Ispica ed ha il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, dell’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Siracusa e del Distretto Rotary 2110 Sicilia-Malta. La mostra è visitabile dal martedì alla domenica dalle 18 alle 22, fino al 2 novembre.

Scritto da il 20-10-2013 Commenti disabilitati su 19 ottobre 2013. Vernissage di “Derive – Difficili approdi”

17 aprile 2010. Vernissage della mostra “Rinascita 2010” di Angela Carrubba Pintaldi

Ad dominam per dominam. La condizione umana al femminile. Tre donne, tre sofferenze

Chiesa Sant’Alberto – Trapani

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Su “Pianto di madre” (di Maria Pia Adamo)

Angela donna, Angela madre; sul filo di lama le due nature pronte a propendere dall’una o dall’altra parte nell’alterazione di un equilibrio che le vorrebbe stabili. Anni addietro, in una tragica occasione, l’equilibrio si è sensibilmente alterato e Angela madre ha prepotentemente superato l’altra natura, affidando ai colori e alle tele la possibilità di esorcizzare il suo dolore facendolo “precipitare” con i pigmenti che liberamente si depositavano su trame di tessuto. (altro…)

Scritto da il 19-04-2010 Commenti disabilitati su 17 aprile 2010. Vernissage della mostra “Rinascita 2010” di Angela Carrubba Pintaldi

27 marzo 2010. Vernissage della mostra “Tra terra e cielo” di Mirta De Simoni

Ad dominam per dominam. La condizione umana al femminile. Tre donne, tre sofferenze

Chiesa Sant’Alberto – Trapani

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TRA TERRA E CIELO (di Marcello Farina)

È un bel titolo quello che Mirta De Simoni Lasta ha voluto dare alla sua personale. Dà subito l’impressione di un arcobaleno, di un ponte librato in aria, pronto a collegare insieme realtà molto diverse per consistenza e significato: il cielo, leggero e penetrabile con un volo che porta con sé aneliti, desideri, aspettative, ideali “alti”, capaci di vincere la pesantezza e la forza di gravità che ostacolano la salita; e la terra, che richiama alla concretezza degli eventi, alle scelte quotidiane, ai segni dei corpi delle donne e degli uomini, luoghi della fatica, dell’amore e del dolore insieme, recanti nel profondo la memoria che la vita non tralascia mai di sedimentare. (altro…)

Scritto da il 28-03-2010 Commenti disabilitati su 27 marzo 2010. Vernissage della mostra “Tra terra e cielo” di Mirta De Simoni

Rita Ernst. Vanishing structures

IL QUARTO PIANO

VANISHING STRUCTURES

di Rita Ernst  (11 giugno – 31 luglio 2005) ,

Palazzo del Seminario, quarto piano, via Cosenza 90\92, Erice Casa Santa

Scritto da il 11-06-2005 Commenti disabilitati su Rita Ernst. Vanishing structures

DIARTDi.ART Collezione di arte contemporanea
Dati tecnici:
Pagine 192
Formato 20,50x20,50 cm
Illustrato
35,00
PER ACQUISTARE
Un estratto dal catalogo: Dell’utile conversare

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ANIME DOVE PASSA MEGLIO IL VENTOAnime dove passa meglio il vento – Mauro Lovi
Dati tecnici:
Pagine 36
Formato 19x25 cm
Illustrato
10,00
PER ACQUISTARE


Descrizione: Chi non ha giocato a fare una casa con il cartone? Case di fantasia, in cui tutti abbiamo abitato da bambini con i nostri sogni. Mauro Lovi ci ricorda quei sogni e il calore infantile che ha una casa per l´uomo. “In fondo cos´è la casa per l´uomo se non il suo modo di imballarsi per il viaggio della vita”? Ecco allora una casa fatta di enormi tubi (chiamati nel gergo industriale anime) per la carta d´imballaggio riciclata, una grande opera che dà il titolo a questo catalogo di Lovi e alla mostra trapanese di cui è documento: Anime dove passa meglio il vento, una casa in cui circola l´aria della vita, metafora delle case che abbiamo perduto, quelle in cui, da bambini, ci sentivamo al centro del mondo.

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OMNIA PARATAOmnia Parata Le vesti liturgiche tra passato, presente e futuro
Dati tecnici:
Pagine 96
Formato 22,50x22,50 cm
Illustrato
25,00
PER ACQUISTARE

Descrizione: Il catalogo Omnia parata non è solo il documento di una mostra voluta dal Progetto Di.ART della Biblioteca “Giovanni Biagio Amico” di Trapani; vuole essere anche uno spunto di riflessione antropologica, teologica e culturale sul tema dell´abito rituale. Nell´Introduzione alcuni testi invitano a un percorso che parte dall´antropologia dell´abito (Liborio Palmeri); va all´origine storica dei paramenti sacri (Maurizio Vitella); porta un esempio di iconologia nella rappresentazione visiva di una casula antica (Vito Lombardo); traccia una storia liturgica dell´uso dei parati sacri fino al Vaticano II (Pietro Sorci); quindi si addentra nella descrizione dei simbolismi della veste liturgica (Angela La Ciura); fino a raccontare (Calogero Piro) l´esperienza didattica che ha coinvolto gli allievi dell´Accademia di Belle Arti di Palermo nella produzione dei manufatti che, nella mostra documentata, entrano in relazione con i tradizionali, splendidi, parati antichi (tutti corredati da schede di approfondimento) attraverso un suggestivo allestimento di millebolle in plastica d´imballaggio (Maria Pia Adamo). L´accostamento ardito tra parati del passato e quelli del presente evidenzia lo stacco creativo e di impiego di mezzi che si è consumato tra allora ed ora; ma vuole anche riaffermare il gusto di un´originalità del pezzo unico (al di là dei suoi esiti artistici) rispetto alla banale serialità dell´attuale produzione. In questo modo la mostra lancia una provocazione di ricerca per il futuro. Un simpatico backstage a fine libro rende ragione, oltre che della preparazione, anche dell´evento inaugurale dentro gli spazi grandiosi e suggestivi del Quartopiano.

Scritto da il 09-01-2000 Commenti disabilitati su