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19 febbraio 2010. Giuseppe Tornatore ha incontrato 400 giovani trapanesi!

L’incontro si è svolto in tre momenti: uno musicale, uno tematico, uno dialogico. All’inizio sono state eseguite musiche tratte dai film di Giuseppe Tornatore, in particolare la canzone “Ricordare”, le cui parole sono del regista e di Pascal Quignard, la musica di Ennio e Andrea Morricone; l’hanno eseguita i ragazzi del gruppo, creato per l’occasione, che, dal nome della classe in cui studiano al Conservatorio, abbiamo chiamato “Aula 9” (sono Luca Aletta, pianoforte; Jessy Botte, clarinetto e sax; Salvatore Asero, chitarra; Gioacchino Papa, chitarra basso; Mauro Cottone, violoncello; Salvatore Casano, batteria; ed Eleonora Tabbì, voce). Quindi siamo andati alla sezione tematica. Attraverso quattro clip, elaborate da don Massimo Catania con la collaborazione di padre Liborio Palmeri, si è voluto creare un percorso ben preciso: dal tema della memoria come sopravvivenza o morte  (“L’arte tra On e Off”) a quello della trascendenza (“Dio, un autore di irrilevante importanza?); dal motivo etico della violenza (“La violenza e il Vangelo) a quello del rapporto tra natura e cultura (“…dunque vince la Natura?”). Ogni clip ha dato vita ad una interazione spontanea, vivace, serrata tra padre Palmeri e il regista Tornatore, il quale ha mostrato una partecipazione emotiva ed intellettuale straordinaria. A questo punto sono state le domande dei giovani studenti a solleticare le risposte di Tornatore che, dialogando con loro,  ha così potuto affrontare alcuni temi importanti: la musica nei suoi film, il mistero della creazione artistica, i luoghi tipici della Sicilia (piazza, chiesa, cucina, cinema) come luoghi di autentica espressione e comunicazione culturale; infine la provocazione di una ragazza lo ha portato a spiegare, dal suo punto di vista, i termini della polemica che ha visto gli animalisti denunciarlo per la scena del mattatoio in Ba’arìa. Due ore sono volate via: una lezione di cinema, forse, di più ancora, una lezione di vita. Ringraziamo di cuore Andrea Rallo e Lia Tornatore per aver agevolato il nostro primo contatto con Tornatore; Filippo Tilotta per l’organizzazione; gli “Amici della musica” per l’uso del pianoforte e la pazienza; Vito Fulco per la bellissima opera in vetro dipinto che abbiamo regalato a Giuseppe Tornatore; Ornella Fulco per le riprese fotografiche e video. E grazie ancora a Giuseppe Tornatore, per l’amabilità e la generosità che non dimenticheremo.

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In attesa di pubblicare la trascrizione completa del dialogo-intervista intercorso tra Giuseppe Tornatore, padre Liborio Palmeri e il giovane pubblico di studenti trapanesi, ci piace rendere noto il contenuto della lettera che ha convinto il regista a venirci a trovare; dice quale idea stava dietro a questa iniziativa e secondo quale senso deve essere interpretata.

Lettera a Giuseppe Tornatore

Scritto da il 20-02-2010 Commenti disabilitati su 19 febbraio 2010. Giuseppe Tornatore ha incontrato 400 giovani trapanesi!

16 luglio 2009. Ornella Fulco racconta “Il tempo imperfetto” di Francesco Piccolo

Ornella Fulco racconta...

Ornella Fulco racconta...

È certamente fra i luoghi comuni più divulgati il rimpianto che i giovani non siano in grado di godere la giovinezza, mancando di mezzi, tempo ed esperienza e che, al pari, i vecchi non possano approfittare della vecchiezza, difettando di energie e di voglia di vivere. Sul motivo dell’illusione di un esistere a rovescio – che cominci con il nascere vecchi e termini con il morire infanti – è incentrato Il tempo imperfetto, romanzo breve di Francesco Piccolo. (altro…)

Scritto da il 16-07-2009 Commenti disabilitati su 16 luglio 2009. Ornella Fulco racconta “Il tempo imperfetto” di Francesco Piccolo