23 aprile 2010. Lourdes
Proiezione di “Lourdes” di Jessica Hausner – Il film di un’atea che interpella i credenti – Circa 250 gli spettatori
Proiezione di “Lourdes” di Jessica Hausner – Il film di un’atea che interpella i credenti – Circa 250 gli spettatori
L’incontro si è svolto in tre momenti: uno musicale, uno tematico, uno dialogico. All’inizio sono state eseguite musiche tratte dai film di Giuseppe Tornatore, in particolare la canzone “Ricordare”, le cui parole sono del regista e di Pascal Quignard, la musica di Ennio e Andrea Morricone; l’hanno eseguita i ragazzi del gruppo, creato per l’occasione, che, dal nome della classe in cui studiano al Conservatorio, abbiamo chiamato “Aula 9” (sono Luca Aletta, pianoforte; Jessy Botte, clarinetto e sax; Salvatore Asero, chitarra; Gioacchino Papa, chitarra basso; Mauro Cottone, violoncello; Salvatore Casano, batteria; ed Eleonora Tabbì, voce). Quindi siamo andati alla sezione tematica. Attraverso quattro clip, elaborate da don Massimo Catania con la collaborazione di padre Liborio Palmeri, si è voluto creare un percorso ben preciso: dal tema della memoria come sopravvivenza o morte (“L’arte tra On e Off”) a quello della trascendenza (“Dio, un autore di irrilevante importanza?); dal motivo etico della violenza (“La violenza e il Vangelo) a quello del rapporto tra natura e cultura (“…dunque vince la Natura?”). Ogni clip ha dato vita ad una interazione spontanea, vivace, serrata tra padre Palmeri e il regista Tornatore, il quale ha mostrato una partecipazione emotiva ed intellettuale straordinaria. A questo punto sono state le domande dei giovani studenti a solleticare le risposte di Tornatore che, dialogando con loro, ha così potuto affrontare alcuni temi importanti: la musica nei suoi film, il mistero della creazione artistica, i luoghi tipici della Sicilia (piazza, chiesa, cucina, cinema) come luoghi di autentica espressione e comunicazione culturale; infine la provocazione di una ragazza lo ha portato a spiegare, dal suo punto di vista, i termini della polemica che ha visto gli animalisti denunciarlo per la scena del mattatoio in Ba’arìa. Due ore sono volate via: una lezione di cinema, forse, di più ancora, una lezione di vita. Ringraziamo di cuore Andrea Rallo e Lia Tornatore per aver agevolato il nostro primo contatto con Tornatore; Filippo Tilotta per l’organizzazione; gli “Amici della musica” per l’uso del pianoforte e la pazienza; Vito Fulco per la bellissima opera in vetro dipinto che abbiamo regalato a Giuseppe Tornatore; Ornella Fulco per le riprese fotografiche e video. E grazie ancora a Giuseppe Tornatore, per l’amabilità e la generosità che non dimenticheremo.
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In attesa di pubblicare la trascrizione completa del dialogo-intervista intercorso tra Giuseppe Tornatore, padre Liborio Palmeri e il giovane pubblico di studenti trapanesi, ci piace rendere noto il contenuto della lettera che ha convinto il regista a venirci a trovare; dice quale idea stava dietro a questa iniziativa e secondo quale senso deve essere interpretata.
Taglio corto! ore 20.45, Palazzo del Seminario (via Cosenza 90\92 – Erice C.S.)
A volte un breve discorso ha il sapore della definitività, e poche parole entrano dentro come un pugnale. Così, a volte è delle immagini. Piccola rassegna di cortometraggi a cura di Massimo Mantìa e Rosario Riginella.
Soundtrack – A cura dell’Associazione Ex Novo
Dreamgirls di Bill Condon [USA 2006, 131’], ore 20.45, Palazzo del Seminario (via Cosenza 90\92 – Erice C.S.)
La storia delle Supremes e del mito che ne è nato: Diana Ross
Psycho di Alfred Hitchcock [USA 1960, 108’], ore 20.45, Palazzo del Seminario (via Cosenza 90\92 – Erice C.S.)
Il thriller più clamoroso della storia del cinema; una sequenza, quella della doccia, icona di tutta la produzione di Hitchcock; la prima grande emozione di massa passata attraverso i teleschermi del mondo intero; vittorioso su ogni possibile sequel, remake o adattamento; il sapore indefinibile di un capolavoro. Non si può non vedere, non si può non rivedere!
Soundtrack – A cura dell’Associazione Ex Novo
The Commitments di Alan Parker [Gran Bretagna 1991, 118’]
Dal regista di Saranno famosi, di The Wall, ed Evita un film sulla forza aggregante della musica.
Monsoon Wedding di Mira Nair [India 2001, 114’], ore 20.45, Palazzo del Seminario (via Cosenza 90\92 – Erice C.S.)
Dalla sterminata produzione del cinema indiano arriva, vincente a Venezia nel 2002, la storia di un matrimonio. Se con Matrimonio all’italiana Vittorio De Sica nel 1964 faceva traghettare il neorealismo verso la commedia di costume, questo matrimonio all’indiana ci offre 50 anni dopo il suo stesso sapore ingenuo in una India moderna e in evoluzione. Sapore acerbo, dunque, ma dall’aroma davvero curioso!
Una pura formalità di Giuseppe Tornatore (Italia 1994, 108’), ore 20.45 , Palazzo del Seminario (via Cosenza 90\92 – Erice C.S.)
E’ notte e sembra esserci quiete intorno alla stazione di polizia. Ma è solo apparente. Nel silenzio si sta consumando una fitta caccia all’uomo. Un thriller che parte dal realismo e sfocia nella metafisica, un incastro psicologico perfetto tutto giocato sull’interpretazione strabiliante di Polanski – Depardieu. Un flop al botteghino, un cult per chi ama il cinema. Con un Sergio Rubini in stato di grazia!
La casa dei matti, di Andrej Konchalovskij [Russia-Francia 2002, 104’], ore 20.45, Palazzo del Seminario (via Cosenza 90\92 – Erice C.S.)
La storia di alcuni pazzi nell’imperversare della guerra russo-cecena, lo stupore davvero pazzesco di scoprire che forse la casa dei matti è più grande di quella in cui essi vivono. Film straniante, straziante, struggente.