“Derive – difficili approdi” a cura di Giorgia Romano e Nino Portoghese. In mostra le opere di quattordici artisti provenienti da vari Paesi: Selim Abdullah, Azelio Corni, Carmela Corsitto, Markus Daum, Paolo Fichera, Emily Joe, Matthias Loebermann, Salvatore Lovaglio, Francesco Marelli, Antonio Pecchini, Alfredo Romano, Federico Simonelli, Jano Sicura, Annibale Vanetti.
“La deriva è una cifra della modernità. In questi giorni è sotto gli occhi di tutti come troppo spesso le acque del mediterraneo diventano la tomba delle speranze di tanti uomini e donne e, nella deriva dei loro corpi senza vita, vediamo uno specchio macabro del nostro egoismo”, commenta il direttore del Museo Diart/San Rocco monsignor Liborio Palmeri. “In tale contesto – prosegue – acquistano ancor più valore che in passato gli ideali di pace, amicizia, solidarietà e accoglienza, a cui l’arte ha il compito di dare voce. A meno che anch’essa non cada nella tentazione del facile approdo del denaro, del successo, della visibilità ad ogni costo”.
La mostra, inserita in un più ampio progetto culturale inteso a stimolare la cooperazione e il dialogo interculturale tra i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, ha riscosso notevole successo di critica e di pubblico nell’allestimento realizzato al Monastero del Ritiro di Siracusa dal 15 settembre al 6 ottobre scorso.
Il progetto espositivo itinerante, organizzato dall’Associazione “L’arco e la fonte” di Siracusa con la collaborazione del Museo Di-Art San Rocco di Trapani è promosso dal Rotary Club Siracusa Monti Climiti, con la partecipazione dei Club services di Trapani, Siracusa Ortigia, Augusta, Pozzallo-Ispica ed ha il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, dell’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Siracusa e del Distretto Rotary 2110 Sicilia-Malta. La mostra è visitabile dal martedì alla domenica dalle 18 alle 22, fino al 2 novembre.